Il nome della Valtellina (Tellina vallis) si trova per la
prima volta in un testo di Ennodio, vescovo di Pavia, al principio
del sec. VI. Allo stato attuale degli studi, la spiegazione più
convincente resta pur sempre quella che lo fa derivare da Teglio.
E' vero che il nome Telium (Tellium, Tilium) comincia a comparire
solo assai più tardi in documenti medioevali relativamente recenti,
ma la posizione del borgo, dominante sulla media valle dell'Adda,
e i reperti archeologici che testimoniano importanti insediamenti
umani già in età preistorica, rendono altamente verosimile che Teglio
fosse anche in epoca romana uno dei centri principali della Valtellina.
Quanto alla favolosa Volturena, la pretesa città gemella dell'etrusca
Volterra che sarebbe esistita nel pian di Spagna presso lo sbocco
dell'Adda nel Lario e avrebbe dato il nome alla Valle, è una fantasia
nata dall'errata lettura e interpretazione di un passo dello storico
longobardo Paolo Diacono.
Per altri Valtellina deriverebbe invece da Vallis Turrena
ossia valle dei Tirreni (gli antichi etruschi qui rifugiati), oppure
alluderebbe al gran numero di torri che un tempo la costellavano.
In tempi più recenti, dopo l'unificazione amministrativa delle valli
dell'Adda e del Mera (dipartimento dell'Adda {1805} trasformato
poi nel 1815, in provincia di Sondrio), il termine Valtellina fu
usato talvolta in senso esteso a indicare, contro le ragioni della
storia e della geografia, l'intero territorio provinciale.
La Valtellina è una valle molto estesa ed eterogenea che corre
dal Lago di Como fino alle sorgenti dell'Adda, sospesa fra Lombardia
e Centro Europa, occupa un territorio interamente montuoso per tutta
la sua estensione (3212 kmq).
Situata fra i 200 m del Trivio di Fuentes e i 4021 m della
punta Perrucchetti del monte Bernina, presenta lungo il suo corso
moltissime possibilità escursionistiche e varie località dal diverso
fascino. Ha una direzione est-ovest, caratteristica rispetto a quella
nord-sud di tutte le grandi valli alpine. Gli scenari sono estremamente
differenti e tutti meravigliosi, basti pensare le alte cime dei
monti che dominano il Passo dello Stelvio o la zona di Livigno,
le boscose e più basse montagne della zona di Morbegno o la zona
dei vigneti attorno a Sondrio.
Su questa base geografico-territoriale è maturata la lunga
storia delle omunità valtellinesi, una storia fatta di tenace attaccamento
al territorio, che porta ancora i segni del secolare lavoro umano,
soprattutto nei vigneti e negli alpeggi, ma anche di passioni politiche
e religiose profonde, di cui restano i segni nelle chiese, nei palazzi,
nei monumenti.
Di paese in paese, su e giù per le montagne una grande cartolina
per lasciare un ricordo. Il clima secco, gli orizzonti ecologici
intatti, le verdi vallate, le cime innevate, i meravigliosi laghetti
alpini, le testimonianze di un glorioso passato, l'architettura
nobile e rurale, l'ospitalità semplice, ma generosa della sua gente,
la gastronomia fatta di antichi sapori genuini e di vini corposi
uniti alle moderne infrastrutture turistiche ne fanno il luogo ideale
per una vacanza adatta a tutte le età, in ogni stagione dell'anno.
Da citare il Parco Nazionale dello Stelvio, in grado di soddisfare
la voglia sempre più diffusa di aria pura, di ambiente, di camminate
e di natura, in una cornice paesistica di estrema bellezza, ispiratrice
di molti artisti e scrittori, che questa bellezza hanno immortalato
nei disegni, nei quadri e negli scritti, lasciando testimonianza
della loro "interpretazione" del paesaggio valtellinese